Zibba

Ciello

Zibba


Dove non è la mia città 
ci sveglierà la musica. 
Mi leggerai le fiabe e poi, 
sorvoleremo tutto noi, 
stretti in un soffio. 

Racconterai di prati e fantasie. 
Sarai più fresco senza malattie. 
Rosa di un campo 6x6, 
tutti gli sbagli fuori e poi, 
questa preghiera nascerà. 

Cielo porta in giro la mia fantasia 
stanotte lascia perdere le nuvole, 
schiarisci e risorge la mia voglia di volare, 
lascia stare quello che hai da fare. 
Cielo non mollare 
resta ancora qui almeno per me 
si resta almeno per me. 

Fradici sotto il tuo convincerci 
berremo tutto sorridendoci. 
Neve di fuoco degli dei, 
pianto di luna scoglie i guai, 
niente più morirà, mai. 

Anziane rime ci scolpiscono. 
Rocce di fiume attorno giocano 
a sfilacciare bene la follia, 
sai che la amo perché mia, 
ne seguirò il ritorno. 

Cielo porta in giro la mia fantasia 
stanotte lascia perdere le nuvole, 
schiarisci e risorge la mia voglia di volare, 
lascia stare quello che hai da fare. 
Cielo non mollare 
resta ancora qui almeno per me 
si resta almeno per me. 

Noi che ci crediamo 
in una splendida serata 
alla tua foglia colorata 
stesa sopra il tetto 
sopra queste nostre teste vuote, 
vesti poche note 
mandaci un saluto da lassù 
ci vedi e vuoi star lì 
o vuoi scendere giù? 
Magari poi si scende giù, 
un giro e poi si torna giù. 
Mah, quasi non ritorno. Più.