C'è un mare in silenzio quassù e rete non ho ma cresce il tamburo nel blu e mi lancerò e fermano il fiato per ma li stupirò nel cerchio che poi nel vuoto farò. Le case la gente le vie lontane laggiù gli errori degli uomini qui non contano più la soglia del mare che è in noi io supererò e fino in platea ti raggiungerò. Amore che devo inventare io come i poeti e gli uccelli qui a terra equilibrio non ho ma il cuore mi spinge a rischiare e su questo filo attaccato alla luna ogni sera vivrò morendo davanti ai tuoi occhi e al tuo seno mi libererò nel volo che so. Accarezzo il tuo grano e poi su nell'immensità qualunque promessa sarà più vera da qua per lunghi secondi finché dimenticherò che un uomo quassù restare non può. Amore che devo inventare io come i bambini e gli acrobati a terra un mio senno non ho ma il cuore mi spinge a rischiare e su questo trapezio che passa ogni sera e non torna mai più e che tenerezza afferrarti le mani, portarti nel blu e non scendere più... ...Perdonami questa bugia più grande di noi ma come vorrei portarti lassù non scendere più...non scendere più