Standovi un limite Infra l'infine et il finissimo Entrambi percipendo sono Et lo limite mio specchia Coccige et legno Et ai frati carnefici Caco denso il mio senno senza nesso Et il supplizio dei sensi Non ha senso Et ai frati carnefici caco merda Mi si cali dalla corda Chiedete e vi rispondo Dieci cavalli bianchi Calate questa corda Mi dolgono li fianchi Ho fatto tanti libri E poi me l'han cambiati Io non vi fici niente Non mi ammazzate frati Sento le corde stringere ancora Il papa è immantinente Il capo dice fate Ma esso non fa niente Non rogo ma prigione Coloro che inquisitomi Mi hanno qui trasposto Condito per l'arrosto Non cuoceranno spiedo col mio olezzo Che si pensavan forse Ch'io era coglione non rogo ma prigione Avendo fatto il pazzo Per ore trentasei Se l'è scampata bella Tommaso campanella Nell'anno del signore millesei