Renato Zero

Figli della guerra

Renato Zero


Cosa ne è di questo mondo mio, 
di canzoni a fare notte in compagnia, 
un mondo come l'ho voluto io 
stare insieme a raccontarci un sentimento, un'idea. 
E' così che è andata per un po' 
A giocare e tu a giurare, lo farò 
Il domani era alle porte e andavo via 
Ti lasciavo ai sedici anni, ormai la vita è tua. 
E mi guardo intorno e non ti trovo più, 
sei cambiato come il mondo pure tu, 
più violento ed arreso, 
scontento e umiliato 
tradito anche dai sogni tuoi… 
Siamo figli della guerra 
La battaglia 
Ci aspetta ogni giorno, soldati 
Con la vita in pugno. 
Siamo figli della guerra 
gente in armi 
mai del tutto tranquilli 
conquistarsi anche il respiro… 
siamo in guerra! 
O mi sono illuso su di te 
Che crescevi e dividevi insieme a me 
Questo dialogare e intendersi tra noi 
Al di là delle parole il senso degli anni tuoi. 
Ma vuoi tutto e subito e non sai 
Il valore delle cose che già hai 
Il sapore di vittoria che cos'è 
Se non vuoi più lottare, che conquista è… 
E per questo che ti vedo andare via 
Senza gioia, accelerando purché sia 
Brucerai quel motore 
Se non c'è più amore 
Nei gesti e nei pensieri tuoi. 
Siamo figli della guerra 
La battaglia 
Ci aspetta ogni giorno, soldati 
Con la vita in pugno. 
Siamo figli della guerra 
Gente in armi 
Sentinelle di storie 
Da difendere, da non dormire… 
Siamo in guerra! 
Perché tanta paura 
Di guardarti nel cuore 
Stanotte un po' di tregua c'è 
Per te