Renato Zero

Felici e perdenti

Renato Zero


Un grande applauso ai perdenti, 
perché non bluffano mai, 
perché non hanno parenti, 
e non li adottano. 
Sempre disposti e accomodanti, 
figli dell'altra metà… 
dalle carezze distanti, 
ricchi di realtà. 
Che bella razza accidenti! 
Sono un esercito oramai, 
marciano uniti e compatti, 
per affrontare i guai. 
Miseria e nobiltà 
Convivono così 
Tra volgo e galateo, 
ricco o plebeo, 
quali sono i perdenti non distinguerai. 
Girano senza contanti, 
e non possiedono un carnet. 
Non son soggetti ai rapimenti, 
sono perdenti, ahimè! 
In bocca centoventi denti. 
Cosa se ne faranno poi, 
se non si contano i passanti 
della cintura ormai. 
Beato chi non sa 
La fame dove sta, quali rinunce lo sa Dio… 
Non puoi capire i perdenti col tuo culo amico mio. 
Felici e perdenti, 
non li vedi e non li senti, 
sempre inseguiti dai tormenti, 
fagli gli auguri se li incontri! 
Perdenti… Eppure tirano avanti. Avanti