Pierangelo Bertoli

Un Tempo D'oro

Pierangelo Bertoli


Orribili minacce, ricatti di paura
Gli spettri della fame mostrano al figura
Serpenti di terrore, spasimi ancestrali
Dall'interesse sgorgano i vecchi e i nuovi mali
Vuoti concetti mistici che aspettano le sere
Orde di false regole, feroci come fiere, rimbalzano alle orecchie, incidono il cervello
Confondono la morte, col canto di un uccello
Ho visto nei miei sogni un tempo d'oro dove la vita si misura col lavoro
Dove pensare è un facile momento, dove tu vivi libero di fuori e di dentro
urla di nuove vittime, nei tempi e nelle scuole massacri di innocenza compiuti con parole
ammorbano la luce, falsificano i sensi, riempiono gli stomaci con fate e con incensi
cadono sulle genti oceani di fuoco
colmano di miserie la notte, il giorno e il vuoto
fremono di egoismo seguaci dell'orrore, impudici profeti dell'ora del dolore
ho visto nei miei sogni un tempo d'oro dove la vita si misura col lavoro
Dove pensare è un facile momento, dove tu vivi libero di fuori e di dentro
Che ne sarà dei servi i nuovi pretoriani
Il giorno che dovranno a nascondere le mani
Che gocciolano sangue e sparano il cannone
Le loro sporche mani che servono il padrone
Un giorno canteranno milioni di fucili, cadrà il burattinaio che gli teneva i fili
Senza chi spara ordini incapaci di pensare
Non troveranno più davanti a chi strisciare
ho visto nei miei sogni un tempo d'oro dove la vita si misura col lavoro
Dove pensare è un facile momento, dove tu vivi libero di fuori e di dentro