Rapida scendevi le scale 
avevi gli occhi pieni d'allegria 
e un qualche cosa di giornata speciale 
che risvegliava la mia fantasia 
è come quando liberi del tutto i pensieri 
e voli in alto oltre la città 
al di sopra della realtà. 
Vicoli di antichi ricordi 
come in un album di fotografie 
che illuminati dalla luce del giorno 
resuscitavano le storie mie 
e mi aggiravo incredulo fra le vetrine 
sfiorando attimi vissuti già 
con l'emozione che mi sorprendeva tanto tempo fa. 
Così decisa tu venivi 
per parlarmi allora per la prima volta 
non sembravi imbarazzata forse appena un po' 
con poche frasi semplici 
mi hai invitato a cena da te 
sono stato fortunato quando hai scelto me. 
Sveglio mentre dormi al mio fianco 
sto componendo la mia vecchia follia 
scrivendo frasi che mi premono dentro 
da liberare insieme a un'armonia 
e all'improvviso penso di volerti svegliare 
per presentarti un altro pezzo di me 
un altro pezzo che ho recuperato 
stando insieme a te. 
E non ricordo oggi d'essere mai stato 
solo dopo il nostro incontro 
come se la nostra storia non finisse mai 
e mi ritrovo a vivere amo tutto quello che ho 
certo non mi so spiegare o forse non si può 
e certe sere vorrei spingere 
la nostra barca fino in alto mare 
e sfidare le tempeste della verità 
mentre i problemi crollano 
battersi e tentare di più 
per far bello questo posto dove vivi tu. 
Ma tu rispondi quando i venti 
gonfiano le nostre vele 
non potranno che portarci dove andiamo già 
e se ti sembrerà difficile 
armati di quel che sarà 
ed avremo un nostro posto di serenità.