Maxophone

Mercanti di Pazzie

Maxophone


Sete cembali caucciù 
anni luce uccelli blù 
compravamo le follie di lunedì 
vendevamo stracci a amore il giovedì. 

Vetri bussole rupie 
spezie vini lotterie 
è rimasta senza nome coi suoi occhi marrone 
regalava in una tenda la sua età... 

Presso i fuochi della sera 
era già primavera 
e nei corpi caldi entrava 
la mia età... 

Di qua, in sei, cantano gli dei, 
un po' più in giù, danza la tribù, 
però il re sfascia il narghilè, 
così, quaggiù, sembra vero 
ciò che è vero, proprio vero di più. 

Sete cembali caucciù 
anni luce uccelli blù 
noi non moriremo mai, ci scommetto vedrai 
il rumore delle stelle... crescerà...