Max Manfredi

Il Negro

Max Manfredi


Tom: Am

C Am Dm G

[Verse]
G                           Am                         F          C           Am       G
Ho pagato un “negro” che ti scriva una canzone e te la dedichi perché non ne sarei capace
F                           Dm7                        G7        D          G       C
Resto qui in un angolo a guardare senza farci troppo caso per vedere almeno se ti piace
Am                          C                       F7          D7              G    G7
Anche in sottofondo sta benissimo o ad altissimo volume fra le volte e i fari del locale
F                       A#                              G            G7         D    C
Importante invece non sentire quel che dico e quel che dici , per capirsi solo col labiale

G                          Am                     F            C          Am       G
Io come un cretino nella metro che mi segno le parole che non sono state programmate
F                            Dm7                    G7          D                G       C
Tu che da bambina non t’han detto com’è duro ed impietoso ed impreciso il Regno delle Fate
Am                          C                     F7                D7         G       G7
Il sovrano è nudo, mia regina, e nel reame gira voce, e dentro al libro, prima che si chiuda
F                       A#                           G         G7               D    C
di tutti quei sudditi fedeli od infedeli che hanno avuto il privilegio di vederti nuda

[Interlude]
Am E Am E
F C Dm G

[Verse]
G                           Am                      F         C          Am       G
Gli uomini che ami si son messi nei casini per la gioia adolescente di restare indenni
F                           Dm7                            G7           D          G       C
Tanto l’hai capito che il convento questo passa e che i migliori son rimasti dei diciassettenni
Am                          C                         F7          D7           G      G7
Uno va lontano, un altro schizza, uno si ammazza per amore o per lavoro, uno diventa vetro
F                       A#                          G            G7         D        C
Nonostante qualche somiglianza non sei l’angelo custode, no davvero, tu per stargli dietro

G                           Am                      F         C          Am       G
I padroni antichi ci han lasciato con la zuppa e con le chiavi hanno raggiunto stelle più lontane
F                        Dm7                       G7        D              G       C
Io non provo alcuna gratitudine, soltanto questa sorda nostalgia, come se fossi un cane
Am                          C                        F7            D7           G      G7
Quando torneranno in forze per rivendicare il regno che gli spetta per diritto ereditario
F                       A#                        G              G7            D      C
troveranno cinema sfasciati, radio e navi abbandonate a ferro e fuoco il loro sillabario

[Interlude]
Am E Am E
F C Dm G

[Verse]
G                           Am                      F         C          Am       G
Ho pagato un “negro”, un prestanome che ti scriva una canzone e se ti piace ti dirò che è mia
F                           Dm7                       G7            D            G       C
Lui sarà contento dei suoi soldi andando a casa ed io sarò troppo contento della mia bugia
Am                      C                           F7            D7           G      G7
Ho pagato una controfigura, un prestafaccia che ti scriva una canzone e se non t’è piaciuta
F                              A#                   G            G7          D     C
non importa, spacco il culo al vento, sono l’unico capace a dedicarti una canzone muta