Marco Conidi

Trenta Denari

Marco Conidi


Di una città rimane il fumo
quando la notte cade giù
- attento ti pugnalerà alle spalle -
la notte forse sei tu
Che ti hanno fatto amore mio
Trenta denari valgo io...
...forse meno per me che non son Dio

Scaldato dalle tue parole
come un indiano da un igloo
non era neanche il caso di parlare - o provarci
parlavi già troppo tu
Che ti succede amica mia
cos'è cambiato tra di noi
certo che restiamo amici se vuoi

Ma non dire niente
dell'onda grande che muovevi in me
e che contro corrente
bagnava i deserti per te
toccando ogni sponda con te

Adesso è tutto così strano
anche per uno come me
a volte anche il dolore può andar bene
se è quel che resta di te
E mi domandi se mi va
l'ultimo amplesso in allegria
Domani devo alzarmi presto...va' via...

Ma non dire niente
del vento forte che agitavi in me
perché tanto la gente
non capirebbe, non può
Non può comprendere no...

Chissà chi è la verità
avrà le spalle larghe
ma che faccia avrà
se è dentro me
oppure no
magari è in strada
accanto ad un falò
E' un mendicante senza età
il freddo di una novità
se è l'onda addosso a me
o il vento...
dimmelo.