Hidea

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Hidea


Erano istanti innumerevoli ricordi 
Solo secondi che passavano distorti 
Mentre osservavo fitte nebbie di provincia 
Se ti ho pensato io, io non volevo io 
Così rimane lunga e stesa questa strada 
Ci sono mille scene fisse qui nell'etere 
Ritagli di una storia ancora in piena corsa 
Che non risparmia non mi risparmia 
E tutto quanto la dove l'ho lasciato 
E forse Parma che non mi vuole mai invecchiato 
E il tepore della sera ora dipinta 
Sul mio lunotto distesa e vinta 

Sono caduto dal sogno che ho creato 
Mi sono alzato dall'asfalto umido e bagnato 
E tu lì in piedi che guardi ridi, che cazzo ridi, di cosa vivi 
Basta quell'attimo a far crescere le mie paure 
Sono incertezze che oggi navigano buone e dure 
Qui c'è uno schermo, proietta il nostro amore 
Tutto sfocato, manca colore 

È una irregolarità di immagine 

Può così sembrare perso un bacio che pende dal silenzio 
sale la nebbia di provincia 
un fermo immagine, un fermo immagine 

Sono caduto dal sogno che ho creato 
Mi sono alzato dall'asfalto umido e bagnato 
E tu lì in piedi che guardi ridi, che cazzo ridi, di cosa vivi 
Basta quell'attimo a far crescere le mie paure 
Sono incertezze che oggi navigano buone e dure 
Qui c'è uno schermo, proietta il nostro amore 
Tutto sfocato, manca colore 

È una irregolarità di immagine 
È una irregolarità di immagine che sfiora tutto e tocca il limite