Giorgio Gaber

Mi fa male il mondo (Iª parte)

Giorgio Gaber


Mi fa male il mondo, mi fa male il mondo 
Mi fa male il mondo, mi fa male il mondo. 

Mi fa male più che altro credere 
che sia un destino oppure una condanna 
che non esista il segno di un rimedio in un solo individuo 
che sia uomo o donna. 

Mi fa male il mondo, mi fa male il mondo. 

Mi fa male più che altro ammettere 
che siamo tutti uomini normali 
con l'illusione di partecipare senza mai capire 
quanto siamo soli. 

Mi fa male il mondo, mi fa male il mondo. 

E' un malessere che abbiamo dentro 
è l'origine dei nostri disagi 
un dolore di cui non si muore 
che piano piano ci rende più tristi e malvagi. 

Mi fa male il mondo, mi fa male il mondo 
Mi fa male il mondo, mi fa male il mondo 
Mi fa male, mi fa male, mi fa male... 

Mi fa bene comunque credere 
che la fiducia non sia mai scomparsa 
e che d'un tratto ci svegli un bel sogno e rinasca il bisogno 
di una vita diversa. 

Mi fa male il mondo, mi fa male il mondo. 

Mi fa bene comunque illudermi 
che la risposta sia un rifiuto vero 
che lo sfogo dell'intolleranza prenda consistenza 
e ridiventi un coro. 

Mi fa male il mondo, mi fa male il mondo 
Ma la rabbia che portiamo addosso 
è la prova che non siamo annientati 
da un destino così disumano 
che non possiamo lasciare ai figli e ai nipoti. 

Mi fa male il mondo, mi fa male il mondo 
Mi fa male il mondo, mi fa male il mondo 
Mi fa male, mi fa male, mi fa male.