Giorgio Gaber

Le elezioni

Giorgio Gaber


Generalmente mi ricordo 
una domenica di sole 
una giornata molto bella 
un'aria già primaverile 

in cui ti senti più pulito 
anche la strada è più pulita 
senza schiamazzi e senza suoni 

chissà perché non piove mai 
quando ci sono le elezioni. 

Una curiosa sensazione 
che rassomiglia un po' a un esame 
di cui non senti la paura 
ma una dolcissima emozione, 

e poi la gente per la strada 
li vedi tutti più educati 
sembrano anche un po' più buoni 

ed è più bella anche la scuola 
quando ci sono le elezioni. 

Persino nei carabinieri 
c'è un'aria più rassicurante 
ma mi ci vuole un certo sforzo 
per presentarmi con coraggio 
c'è un gran silenzio nel mio seggio 

un senso d'ordine e di pulizia. 
Democrazia! 

Mi danno in mano un paio di schede 
e una bellissima matita 
lunga, sottile, marroncina, 
perfettamente temperata 

e vado verso la cabina 
volutamente disinvolto 
per non tradire le emozioni 

e faccio un segno sul mio segno 
come son giuste le elezioni. 

È proprio vero che fa bene 
un po' di partecipazione 
con cura piego le due schede 
e guardo ancora la matita 
così perfetta è temperata... 

io quasi quasi mela porto via. 
Democrazia!