Giorgio Gaber

La solitudine

Giorgio Gaber


La solitudine 
non è mica una follia 
è indispensabile 
per star bene in compagnia. 

Uno c'ha tante idee 
ma di modi di stare insieme 
ce n'è solo due 
c'è chi vive in piccole comuni o in tribù 
la famiglia e il rapporto di coppia 
c'è già nei capitoli precedenti, 
ormai non se ne può più. 

La solitudine 
non è mica una follia 
è indispensabile 
per star bene in compagnia. 

Certo, vivendo insieme 
se chiedi aiuto 
quando sei disperato e non sopporti 
puoi appoggiarti. 
Un po' di buona volontà 
e riesco pure a farmi amare 
ma perdo troppi pezzi e poi 
son cazzi miei, non mi ritrovo più. 

[parlato] Vacca troia!... dove sono?... Eccoli lì che se li mangiano i miei pezzi... cannibali!... Troppa fame, credimi... gli dai una mano ti mangiano il braccio... Ve la dò io la comune!... Cannibali... Credimi, da soli si sta bene... In due? È già un esercito. 

La solitudine 
non è mica una follia 
è indispensabile 
per star bene in compagnia. 

Uno fa quel che può 
per poter conquistare gli altri 
castrandosi un po' 
c'è chi ama o fa sfoggio di bontà, ma non è lui 
è il suo modo di farsi accettare di più 
anche a costo di scordarsi di sé 
ma non basta mai. 

La solitudine 
non è mica una follia 
è indispensabile 
per star bene in compagnia. 

Certo l'eremita 
è veramente saggio 
lui se ne sbatte e resta in piedi 
senza appoggio. 
Ha tante buone qualità 
ma è un animale poco sociale. 
Ti serve come esempio e poi 
son cazzi suoi, non lo rivedi più. 

[parlato] Vecchia troia!... Se ne frega lui... che carattere... Sì, va bene, ci ha del fascino, ma è un po' coglione, credimi... Che provi, che provi lui a fare un gruppo... come noi! Giù dal monte... porca vacca!... No, eh... si rifiuta... che individuo. Meglio noi... credimi: sempre insieme, che costanza, uniti... attaccati... sempre attaccati... come i ciglioni... 

La solitudine 
non è mica una follia 
è indispensabile 
per star bene in compagnia.