Ma la Storia lasciò l'uomo 
al numero 1981 
e l'uomo come congelato 
non intravedeva il suo destino. 
Non era il capolinea 
qualcosa doveva accadere 
lo suggeriva una fede spontanea 
che non era ancora il tempo di morire. 

Il vecchio saggio 
e il bimbo appena nato 
guardavano la notte 
dove il caso è in agguato. 

E la notte 
lasciava intravedere la notte 
col trucco metafisico e scioccante 
che l'è proprio 
le cose che riuscivano a stupire 
il bimbo e il vecchio. 
Come ad esempio su di un cielo eterno 
un grattacielo illuminato di pistacchio. 

Il vecchio saggio 
e il bimbo tra le braccia della mamma 
di fronte a quella strana meraviglia 
rinnovarono il dilemma 
se quelle cose colorate e straordinarie 
sarebbero col tempo diventate 
se a Dio fosse piaciuto 
necessarie. 

Ma di una cosa siamo certi 
che i loro occhi vedevano 
non so se con fiducia o senza scampo 
quell'enorme assurdità che è il tempo. 

Signore Iddio, non so se faccia bene o faccia male 
assistere ogni tanto al tuo definitivo e ricorrente funerale. 

Questa volta c'era poca gente, 
troppo poca gente 
di cardinali e papi non se ne son visti 
del resto i tuoi ministri 
sono troppo effettuali 
a noi piaceva immaginarli un po' più metafisici e mentali 
a noi che siamo i più ultimi fedeli 
ma a scanso di fraintesi non faccio il polemista per mestiere 
cerco solo di capire 
di capire come fa la gente a vivere contenta 
senza la forza vitale di una spinta 
di capire come fa la gente che vive 
senza correr dietro a niente. 

È vero sono un po' anarcoide e pieno di livore 
ma in questo mondo troppo sazio di analisi brillanti e di torpore 
ci sarà pure un po' di spazio per chi si vuole sputtanare 
perché piuttosto che giocare con le più acute e raffinate astuzie del cervello 
è meglio ricoprirsi di merda fino al collo 
e tirar fuori la rabbia spudorata di chi è stupido ma crede 
e urla il suo bisogno disperato di una fede. 

Perché Dio c'è ancora 
Dio c'è ancora, io insisto 
Dio c'è ancora, altrimenti non esisto. 

È un Dio inconsueto, che non ha niente di assoluto 
è un Dio che non conosce il bene e il male 
figuriamoci il sociale 
è un Dio severo che con magica ironia 
ci diede insieme il falso e il vero 
è un Dio inventato, senza altari né vangeli 
ma è l'unica mia spinta in questo mondo di infedeli. 

Signore Iddio, non so se faccia bene o faccia male 
assistere ogni tanto al tuo definitivo e ricorrente funerale. 

C'era poca gente appunto 
troppo poca gente 
e rimpiangevo le piccole sapienze 
che ogni trapasso lascia 
e poi non resta niente. 
E mi veniva il mente quando si credeva come dei bambini 
e insieme a tre ragazzi finiti male si livellava destini. 
Ma come fate ora a vivere e a morire 
senza qualcosa da inseguire 
ma come fate a viver tra la gente 
con l'anima neutrale e indifferente. 

È vero, si perde un po' il pudore a riparlare di morale 
però mi fa un po' schifo saltellare dal fanatismo più feroce 
all'abbandono più totale 
e praticare nei salotti la tecnica furbastra 
di fare a gara chi è più a destra. 

Confronto a questi ironici infedeli senza il minimo spessore 
è molto meglio la mancanza più assoluta di pudore 
confronto allo snobismo dei guardoni distaccati e intelligenti 
è molto meglio persino la retorica dei vecchi sentimenti 
è molto meglio l'urlo disperato di un coglione 
che muore e che ha bisogno di una nuova religione. 

Perché Dio c'è ancora, 
Dio c'è ancora, io insisto 
Dio c'è ancora, altrimenti io non esisto. 

È un Dio incostante 
che non ha mai fermato niente 
è un Dio che si rincorre senza scampo 
è l'immagine del tempo. 
È un Dio un po' strano che ci insegna la follia 
di ribaltare sempre il piano 
è un Dio ancestrale che è l'essenza del pensiero 
la forza naturale che mi spinge verso il vero. 

Signore Iddio, non so s'è irriverente o s'è normale 
dover ricominciare dal tuo definitivo e ricorrente funerale.