Giorgio Gaber

Ora che non son piú innamorato

Giorgio Gaber


Ora che non son più innamorato 
ora che non sei più innamorata… 

Ora che non ho più quelle emozioni 
che non corro più a casa per svegliarti 
nel pieno della notte 
ora che tutto si svolge di mattina 
quando a letto mi porti contro voglia 
un po' di caffellatte. 
Gli occhi gonfi e stanchi, lunghe e faticose discussioni 
forse niente di sincero 
sempre mezza nuda, senza più pudore 
senza più nessun mistero. 

Com'è tutto più giusto, com'è tutto più vero 
come ha più senso, come ha più valore questo nostro… 

Ora che non c'è niente da scoprire 
non abbiamo nemmeno una gran voglia 
di fare l'amore 
ora che ho quasi un senso di fastidio 
se sento le tue braccia, le tue gambe 
se ti sento respirare. 
E quando sei ammalata con la fronte calda, ti lamenti 
sì per farti compatire 
mi alzo un po' assonnato, cerco un'aspirina, ti accarezzo 
fingo di soffrire. 

Com'è tutto più giusto, com'è tutto più vero 
come ha più senso, come ha più valore questo nostro… 

Ora che noi ci siamo anche traditi 
e che sono successe tante cose 
che non potevo immaginare 
quanto abbiamo sofferto e faticato 
per arrivare a capire che domani 
ci potremmo anche lasciare. 
Quanta resistenza e quanta esagerata insofferenza 
qualche volta anche per niente 
e questa strana unione che ogni giorno si trasforma lentamente. 

Com'è tutto più giusto, com'è tutto più vero 
come ha più senso, come ha più valore questo nostro…