Gino Latilla

Evviva La Torre Di Pisa

Gino Latilla


Cade la mela dal melo,
la pera dal pero è costretta a cascar.
Cade la pioggia dal cielo,
cadono gli uomini in mar.

Ieri un magnifico vaso
mi cadde sul naso dal decimo pian,
e con un dolce sorriso 
mi misi allora a cantar:

Evviva la Torre di Pisa
che pende, che pende
ma sempre sta su.

Evviva la Torre di Pisa 
che pende, che pende
e mai non vien giú.

Se tu verrai con me Maria Luisa,
la guarderai, e poi esclamerai:
"Mamma mia che effetto mi fa!"

Evviva la Torre di Pisa
che pende, che pende
e mai non cadrà.

Quando la vedi ai tuoi occhi non credi
e una grande paura ti fa.
Ma come fa a stare in piedi?
Meglio tirarsi piú in lá.

Dopo s'infilan le scale, si sale,
si sale, e lei pende di piú.
Senti la testa girare
mentre ripeti anche tu:

Evviva la Torre di Pisa
che pende, che pende
ma sempre sta su.

Evviva la Torre di Pisa 
che pende, che pende
e mai non vien giú.

Se tu verrai con me Maria Luisa,
la guarderai, e poi esclamerai:
"Mamma mia che effetto mi fa!"

Evviva la Torre di Pisa
che pende, che pende
e mai non cadrà.

Se tu verrai con me Maria Luisa,
la guarderai, e poi esclamerai:
"Mamma mia che effetto mi fa!"

Evviva la Torre di Pisa
che pende, che pende
e mai non cadrà.