Città di carne, boschi di cartone Questa musica non ha più nome Ma non sembra di correre all’indietro anche a te? Io, che caxxo vuoi? Faccio quel che posso Dalle otto alle sei E poi neanche lei sembra mi capisca più Dai trenta in poi E se i bei momenti fossero di più E sei i miei pensieri li sentissi almeno tu E se da domani qualcuno sposasse una suora E allora tu non vivi più Un altro capo ed altre scuse ho avuto Altro che famiglia, altro che mutuo E consumi le tue scarpe nei bar che non han porte E ti senti più forte Ma la sorte è che ti sei venduto Anche la chitarra che gridava aiuto Con lei Davi battaglia Tra gli amici, una birra ed una paglia E se i bei momenti fossero di più Ma le paranoie sono un poker contro un full E se poi davvero Ancora ti stupisse qualcosa E allora Ah vita io non ti ho mai capita Forse non ti ho capita Fossi una almeno, che scemo Dimmi perché con me perché con me perché E se i bei momenti fossero di più E sei i miei pensieri li capissi almeno tu E se da domani qualcuno sposasse una suora E allora E c’è chi si è scritto addosso Sangue nero fino all’osso Ricorda di volerti bene (E se i bei momenti fossero di più Ma le paranoie sono un poker contro un full E se i bei momenti non ritornan più Ma le paranoie sono un poker contro un gull E se i bei momenti non ritornan più Come i bei ricordi sono solo un déjà vu E se i bei momenti fossero di più E se i miei pensieri li sentissi almeno tu) Perché credo ancora Ma mi stupisce solo chi osa E allora Tu non vivi più E ancora Tu non vivi più Questo è il blues, il blues dei bei momenti Sembra rido ma in fondo stringo i denti E se domani cambiasse qualcosa, e allora