Con la nuova stagione si sciolse la neve Azzannata dai raggi del sole E con la nuova stagione i miei sandali azzurri Lasciarono i vecchi aquiloni E sbocciarono papaveri rossi E il primo amore un uragano E le rondini sfioravano il grano Garrivano e sfioravano il grano. Evitavo i compagni e le feste E scappavo da solo sul colle più alto Era bello restare in silenzio per ore a guardare Il paese lontano Aspettare l'arcobaleno Con il mento nella mano E le rondini sfioravano il grano Garrivano e sfioravano il grano E sciolsi l'anima E volai su oceani limpidi E cercai foreste vergini per lei Le mie inquietudini trovai Quanti ricordi avrei Ma tu non li ascolti mai e non so Che cosa te ne fai che vuoi Da un uomo come me E resto qui senza te anche se tu sei qui Che strano. Pomeriggi di mani confuse di sguardi e silenzi Di voglie improvvise io ti amo davvero Le dissi ti prego non dirmi che sono un bambino Anche se non so far l'amore Anche se il mio mondo è strano Lei sorrise e sfiorò la mia mano E le rondini sfioravano il grano E sciolsi l'anima E volai su oceani limpidi E cercai foreste vergini per lei Le mie inquietudine scordai Quanti ricordi avrei ma tu No capiresti mai e non so Che cosa tre ne fai che vuoi Da un' uomo come me E resto qui senza te anche se tu sei qui Che strano ... E le rondini sfioravano il grano.