Fred Buscaglione

Che bambola!

Fred Buscaglione


Che bambola!

Mi trovavo per la strada
circa all'una e trentatrè,
l'altra notte,
mentre uscivo dal mio solito caffè,
quando incrocio un bel mammifero
modello centotrè.

Che bambola!

Riempiva un bel vestito
di magnifico lamè,
era un cumulo di curve
come al mondo non ce n'è,
che spettacolo le gambe,
un portento credi a me.

Che bambola!

"Hey, hey, hey - le grido - "piccola,
dai, dai, dai, non far la stupida,
sai, sai, sai, che son volubile,
se non mi baci subito
tu perdi un' occasion".

Lei si volta, poi mi squadra
come fossi uno straccion,
poi si mette bene in guardia
come Rocky, il gran campion,
finta il destro, e di sinistro,
lei mi incolla ad un lampion.

Che sventola!

Lei, lei, lei, spaventatissima,
lì per lì, diventa pallida,
poi, poi, poi, allarmatissima,
m'abbraccia per sorreggermi,
le faccio compassion.

Sai com'è, ci penso sopra
e poi decido che mi va,
faccio ancora lo svenuto,
quella abbozza e sai che fa,
implorandomi e piangendo
un bel bacio lei mi dà.

Che bambola!