Francesco Guccini

Non Bisognerebbe

Francesco Guccini


Non bisognerebbe mai ritornare: 
perchè calcare i tuoi vecchi passi, 
calciare gli stessi sassi, 
su strade che ti han visto già a occhi bassi? 
Non troverai quell' ombra che eri tu 
e non avrai quell' ora in più 
che hai dissipato e che ora cerchi; 
si scioglierà impossibile il pensiero 
a rimestare il falso e il vero 
in improbabili universi. 

Eppure come un cane che alza il muso e annusa l' aria 
batti sempre la tua pista solitaria 
e faccia dopo faccia e ancora traccia dopo traccia 
torni dove niente ti aprirà le braccia... 

E rimpiangere, rimpiangere mai. 
Come piovigginano le vecchie cose: 
perchè fra i libri schiacciare rose 
di risa paghe e piene delle spose? 
E buttar via un' incognita e uno scopo,
trascurare il giorno dopo 
come se chiudesse sempre; 
studiar la stessa pagina di storia 
conosciuta già a memoria, 
date e luoghi impressi a mente. 

Ma gocciola da sempre sul bagnato, tesoriere dei tuoi giorni, 
di chi ha preso e di chi ha dato. 
E ora dopo ora e dopo un attimo ed ancora 
la poetica consueta è "dell' allora"... 

Primo, non ricordare, 
perchè i ricordi sono falsati, 
i metri e i cambi sono mutati 
per la spietata legge dei mercati. 
E' come equilibrarsi sugli specchi, 
ad ogni occhiata un po' più vecchi, 
opachi, muti e deformanti. 
Frugare dentro ai soliti cassetti 
dove non c'è quel che ci metti 
e mai le cose più importanti. 

E invece come tutti sempre lì a portarli addosso, a ricercare 
quel sottile straccio rosso 
che lega il tempo assente ed il presente e nella mente, 
tutto questo poi ci si confonderà, 
tutto questo poi ci si... 

Non bisognerebbe mai ricordare...