Fiorello

Io Vagabondo

Fiorello


Io un giorno crescerò 
e nel cielo della vita volerò 
ma un bimbo che ne sa 
sempre azzurra 
non può essere l'età 

Poi, 
una notte di settembre 
mi svegliai 
il vento sulla pelle 
sul mio corpo il chiarore 
delle stelle 
chissà dov'era casa mia 
e quel bambino che 
giocava in un cortile 

Io, vagabondo che son io 
vagabondo che non sono altro 
soldi in tasca non ne ho 
ma lassù mi è rimasto Dio 

Sì, la strada ancora la 
un deserto mi sembrava la città 
ma un bimbo che ne sa 
sempre azzurra 
non può essere l'età 

Poi, 
una notte di settembre 
me ne andai 
il fuoco di un camino 
non è caldo come il sole 
del mattino 
chissà dov'era casa mia 
e quel bambino che 
giocava in un cortile 

Io vagabondo che son io 
vagabondo che non sono altro 
soldi in tasca non ne ho 
ma lassù mi è rimasto Dio 

Io un giorno crescerò 
e nel cielo della vita volerò 
ma un bimbo che ne sa 
sempre azzurra 
non può essere l'età 

Poi, 
una notte di settembre 
mi svegliai 
il vento sulla pelle 
sul mio corpo il chiarore 
delle stelle 
chissà dov'era casa mia 
e quel bambino che 
giocava in un cortile 

Io vagabondo che son io 
vagabondo che non sono altro 
soldi in tasca non ne ho 
ma lassù mi è rimasto Dio