lei entrò nell'ascensore e sentì un odore che la portò indietro al tempo in cui credeva ancora un po' credeva ancora un po' lei si guardò in giro e non riuscì a trovare nessuno che la sapesse accompagnare lassù dove niente cade giù fermo sul bordo del letto contava i minuti prima del sonno per riuscire a sognare ancora un po' sognare ancora un po' chiuse piano gli occhi e poi si lasciò andare pregò che il giorno tardasse ad arrivare laggiù dove niente resta su luci al neon, scie luminose mettiti le tue scarpe veloci che stanotte smetterò di rotolare, ingoiare accettare, vomitare rotolare si incamminarono insieme lungo il binario lei si asciugò gli occhi lui disse no non farle cader giù non farle venir giù ma dopo pochi istanti restò solo un fischio e le luci rosse dell'ultimo vagone che va dove niente resta su