Fabrizio Consoli

Trentacode

Fabrizio Consoli


Trenta code domani 
Un gatto a due mani, randage.. 
Trenta code e due mani 
Coperte di graffi e di baci... 

Trenta code di vento, 
Che non ho sentito passare 
Trenta code d\'istinto, 
E a volte non riesco nemmeno a pensarle 
Che tempo non ce n\'é 

Trenta code feroci, 
Con chi le calpesta o le tira 
Trenta code più dolci, 
Con chi le accarezza, la sera 

Una è cresciuta giocando per ore 
E una rubò cioccolata 
Molte hanno preso colore 
Accarezzando mia madre 

Trenta code suonate, 
Da bande di giorni ribelli 
E son code belle e dannate, 
Legate una ad una ad un filo di stelle 
Sulla mia pelle 

Molte code hanno corso 
Su campi bagnati di sole 
Una ha bevuto d\'un sorso 
Le lacrime asciutte, il dolore... 

Una suonò il contrabbasso 
E ora chitarre e canzoni stonate 
E molte portano impresso 
Il sorriso dei cuori che ho amato 

Una ti ha preso per mano 
Davanti alla notte, 
Per strada.