Ettore Giuradei & Malacompagine

Nel Letto Di Ousman

Ettore Giuradei & Malacompagine


Era un pezzo di ghiaccio che vestiva di nero
respirava la polvere di lenzuola da sogno
non piangeva secco, sgranava gl'occhi
distrutto, solo, nel mare vuoto senza fine.
Ecco che chiede a qualcuno un pezzo di pace
un'ancora libera, un cavallo veloce
due ali leggere, delle radici
un'isola vera forse una bella speranza

Ed ecco vicino che s'apre una porta
la guerra che entra da sola veloce
la chiudi sei stanco per la terza volta 
e ti inchiodi le mani alla croce
perché lo sai, che qualche aiuto non basterà 
perché sei figlio di chi non ti vuole
che parla di santi e di cose lontane
ti servono baci e poche parole
e una mano forte che ti salverà

Non implora nessuno, si chiude in se stesso
ripensa alla vita si chiede se è giusto
ricorda una mela un sogno compiuto
è una storia vera che addolcisce la morte
ma lui sogna ben poco, si stringe le gambe 
gli si chiudono gl'occhi è li fermo in sorriso
ansima e ride trema e capisce
che la porta si chiude il sentiero è finito

Ed ecco vicino che s'apre una porta 
la guerra che entra da sola veloce
la chiudi sei stanco per la terza volta 
e ti inchiodi le mani alla croce
perché lo sai, che qualche aiuto non basterà 
perché sei figlio di chi non ti vuole
che parla di santi e di cose lontane
ti servono baci e poche parole
e una mano forte che ti salverà