Ensoph

Salmo A Nessuno

Ensoph


Salmo A Nessuno

Come il veleno nel seno di Socrate 
Gela le carni salendo dal basso 

questa voce che impreca al silenzio 
Non chiede parola, non occupa spazio 

Su tavole antiche infrante nell'ira 
Il patto abortito di un dio affamato 

Fallito l'inizio sospira la fine 
Dove il perdono si veste di spine 

Sia benedetto il giorno dell'ira 
Perché il male rinnega rimedio 

Le piaghe, la sete, la peste e la fame 
Oggi che l'odio è il nostro pane 

Nessuno ci impasta di terra ed argilla 
Non vi è più alito ad infondere vita 

Il ricordo è morte, la memoria è fumo 
Sia lodato il mio nessuno 

Il mio popolo grida dalla rupe.