Enrico Ruggeri

La Spina

Enrico Ruggeri


Come un'ombra scivola via,
è nascosta dentro di me,
prende il tempo all'anima mia
e non capisco cos'è.

E non è, e non è,
perchè sono con te,
il pensiero proibito
che nasce da sè.
E non è, non è che
non ho voglia di te
quando c'è.

Senza un volto e senza un'età,
perchè un corpo solo non ha.
E non è, e non è
sovrapposta con te;
è un' immagine chiara
che vive da sè.
E non è, non è che
non ho voglia di te
quando c'è.

La spina, la spina
è la mia illusione che va.
Mi confonde, mi sorprende;
è una strana fatalità.
Mi distrugge e mi sfugge e sa
che non la troverò,
che non la perderò.

Io non so parlare di lei,
non so dire molto di lei.
Ma non è, ma non è
confusione la mia,
il pensiero proibito
di andarmene via,
via da te, via da me.
Non sentire che c'è
quando c'è.

La spina, la spina
è la mia illusione che va.
Mi confonde, mi sorprende;
è una strana fatalità.
Mi distrugge e mi sfugge.
E' lei:è l'abitudine,
è l'abitudine.

Togli questa spina,
strappa questa spina
che faceva male già da prima.
Punge questa spina,
sanguina la spina
conficcata molto tempo prima.
E' l'abitudine.

La spina, la spina
è la mia illusione che va.
Mi confonde, mi sorprende;
è una strana fatalità.
Mi distrugge e mi sfugge.
E' lei:è l'abitudine,
è l'abitudine

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