Enrico Ruggeri

Il Giudizio Universale

Enrico Ruggeri


Lungo le file di sale
andava il vento che pace non ha;
pioggia di gocce di mare
sopra il fango di città.

File di muri di cera
in mano al vento che vero non è;
sole che viene di sera,
non si spiegano perchè.

E' la vita che piano muore
ed il cielo non ha colore;
è la vita che si allontana
e il mondo grida il suo dolore.
E' la vita che lenta cade
tra la polvere delle strade.
Una nuvola si allontana;
guarda dove và.
Siamo tutti qua.

Ecco ci fanno chiamare,
siamo pronti a sapere di noi;
sorsi di vino da bere
con il pane che ci dai.

Cosa dovevano fare allora
quelli che furono re?
Ciò che dovevano dare
loro presero per sè.

E chi fece morire il cuore
nella lotta per un potere
e chi fece cadere il fuoco
lungo mille e più frontiere
e chi diede ai ragazzi spade
tra la polvere delle strade,
ora sono venuti in fila
a chiedere pietà;
sono tutti qua.

E ci accompagneranno
quelle verità
che potevamo immaginare
centinaia di anni fa.
E ci ritroveranno
le persone che
non pensavamo di trovare
qui con te,
nella luce che ora c'è.

E' la luce che si risveglia,
è la luce che ci assomiglia,
perchè tutta la vita è stata
sempre della luce figlia.

Una luce che si concede
tra la polvere delle strade.
Una nuvola si avvicina;
ci raccoglierà.

Siamo tutti qua,
siamo soli qua,
siamo soli