Vinicio Capossela

Il Mio Amico Ingrato

Vinicio Capossela


Il mio amico ingrato 
ha trovato amore e s'è sposato 
mi guardava e sorrideva 
aveva riso in bocca e in cielo 
e tutto intorno al suo bel velo 
lei abbracciava il mondo intero 
noi, vecchi amici dignitosi 
rassettati per gli sposi 

poco importa se i cognati 
sono tutti separati 
poco importano i dolori 
non son spine senza fiori 
vino ed ostriche guarnite 
ma ho male a un fianco e la colite 
è dura amarsi a pranzo e cena 
senza un massaggio per la schiena 

Vedo e penso avanti a Dio 
avrei voluto andarci anch'io 
un sogno amato, accarezzato 
un inganno al celibato 
e invece affoga nel palato 
l'ultima notte che ho passato 
fumo e baci da bar 
stracci nel letto 
vetri nel petto 
Geffer, pillole e goldoni 
son souvenir delle stagioni 
che hanno il vuoto dentro il frigo, 
che hanno il Maalox per amico 

un amico che è sposato 
mangerò il suo minestrone 
aspetterò la primavera 
e i suoi confetti di virtù...