Tom: C G7 [Verse] G7 C La miseria di una stanza a Londra, le fumerie di Soho... già grande si buttava via, G7 C e sua madre nel fienile, nel ricordo, vecchia scassata borghesia. C7 F F/E Ribaltare le parole, invertire il senso fino allo sputo, cercando un'altra poesia. D G E Verlaine che gli sparava e gli gridava "Non lasciarmi, no, non lasciarmi vita mia"... [Chorus] C E nave, porca nave vai, Dm la gamba mi fa male, dai G C G le luci di Marsiglia non arrivan mai. C "Un hydrolat lacrymal lave Dm les cieux vert-chou, les cieux vert-chou F G sous l'arbre tendonnier qui bave vos cautchous" Dm C G7 [Verse] G7 C Portoghesi, inglesi e tanti altri, uccelli di rapina... scelse per compagnia, G7 C quella voglia di annientarsi, di non darsi, e basta, basta poesia C7 F F/E e volersi fare male al punto di finire, lui, mercante d'armi, tra l'Egitto e la follia D G E una negra grande come un ospedale da aspettare, e poi la gamba e l'agonia [Chorus] C E nave, porca nave vai, Dm ho freddo e manca poco, dai G C G le luci di Marsiglia non arrivan mai. C Ho visto tutto e cosa so, Dm ho rinunciato, ho detto "no" F G ricordo a malapena quale nome ho: Dm C Arthur Rimbaud, Arthur Rimbaud, G7 C Arthur Rimbaud...