Roberto Vecchioni

L'amore mio

Roberto Vecchioni


si svegliò 
di un soffio impercettibile
che appena appena
se ne accorse il cuore;
e vide il mondo,
fino allora incomprensibile,
avere finalmente un senso
nelle tue parole...

e si inventò la forza
di venirti a prendere
e reggerti ubriaco
sulle scale:
la tenerezza
di vederti piangere,
stringendoti
per farti addormentare:
che pensarlo al di fuori di noi
non è possibile:
per come l'hai voluto tu
e lo difendo io

l'amore mio.

Sono stata in ansia
per i tuoi ritorni,
viva nell'illuminarsi
dei tuoi giorni,
mi ha colpita la felicità
come un addio,
amore mio,
io dormivo sotto la tua mano
e il tempo
mi ha portato via qualcosa
qui da dentro,
come un piccolo ricordo
di quand'era mio
l'amore mio...

Sei così sempre tu
da togliermi il respiro,
e solo i sogni tuoi
son quelli buoni:
gli altri, i piccoli, i miei,
quelli che vivo, 
son biglietti persi
nei tuoi pantaloni; 
chiudo gli occhi al riparo da te, 
rincorro il tempo e scrivo; 
e nonostante te
lo sento vivo

l'amore mio. 

Ma non posso naufragare
nelle tue maree, 
come una parola
dentro le tue idee, 
questa notte è lunga, aiutami, 
ci sono anch'io... 
amore mio, 
non so vivere, non voglio, 
senza ricordare; 
non so correre e nemmeno
forse camminare, 
ma ho bisogno di trovarlo adesso
un posto mio, 
il posto mio... 

Farà male, dovrai scegliere, 
dovrai sparire, 
insultarmi o consolarmi, 
prima di capire
che non sei soltanto tu, 
ma sono anch'io

l'amore mio... 

amore mio.