Roberto Vecchioni

Improvviso Paese

Roberto Vecchioni


Venezia bella, nei tuoi canali 
festival chiuso ho perso ancora 
allora parto, vado a trovare 
un vecchio amico ch'è militare
giù nel Piceno Fulvio Benetti 
farò la costa c'è tanto mare 
la sabbia copre povera gente e i figli tristi di ogni dipendente 
e all'improvviso mi salta fuori con le sue case 
mi copre il mare giuro, credevo che fosse altrove settembre
è tardi sono le nove io lo ricordo questo paese 

Ragazza bionda, ragazza bella 
non ho più in mente le tue parole 
ma quel tuo viso non si cancella 
avevi gli occhi rotondi e strani
bruciavi come la paglia al sole 
strozzavo l'urlo di aver vent'anni 
nell'antracite del tuo calore 
ed era il tempo che ci credevo 
a questo schifo di mondo cane 
avevo tutto, ti sorridevo 
adesso è tardi per ritornare 
ma mi rivedo com'ero all'ora 
senza promesse da mantenere 
senza persone da sviolinare 
e te che sei stata il solo amore 
e all'improvviso qui grida il sole 
non è settembre di aver trent'anni 
e luglio come quando credevo 
che tu m'avessi dato l'amore 
si alzi la prego qui non può stare 
si è fatto tardi vada a dormire 
mi volto è l'uomo col cane lupo 
l'uomo di guardia agli ombrelloni 
e non c'è sole nel vostro tempo 
è il mio settembre di aver trent'anni 
mica avrò pianto mi vien da dire 
mentre risalgo per ripartire 
Ascoli arrivo corro di notte 
ed ecco, piove, piove sul mare
ho la camicia piena di gocce 
ho l'acqua in faccia per non sognare 
Fulvio, mi aspetti e parleremo 
si, delle nostre quattro avventure 
di quelle donne lasciate e prese 
senza l'amore di far l'amore 
berremo vino fino a domani 
e mi dirai: "Tu ci sai fare 
quante hai saputo prenderne in giro 
di tutto è tutti puoi fare a meno!" 

E' vero Fulvio, dimmi ch'è vero 
questa è la vita, io ci so fare 
urlalo forte come la pioggia 
che prendo in faccia per non sognare 
E' vero Fulvio, dimmi ch'è vero 
questa è la vita, guai ricordare 
devi gridarlo come la pioggia 
che prendo in faccia per non morire