E il tempo diventava ieri e con il tempo non crescevi, eri la mia disperazione... Io ti dicevo "Non si fa, insomma un po' di serietà"; e rispondevi "Sta tranquillo, adesso è presto adesso no, ma un giorno o l'altro crescerò" E tutto quello che volevi, giusto o sbagliato lo prendevi, senza pensarci su un minuto, e poi non obbedivi mai e combinavi sempre guai... Che si trattasse di una gara, un colpo il mondo un colpo tu, a chi stupiva un po' di più? Bimbo, bimbo mio, bimbo, bimbo mio, bimbo, bimbo mio, bimbo, bimbo mio, che strano sogno voltarsi intorno e non vederti più E una domenica i cavalli, le carte, le scommesse, i sogni, vennero a dirmi: "Lo lasciamo: adesso è grande, adesso sai non ha bisogno più di noi" ed io con tutte le parole che in vita ho scritto, ho pianto e so non li ho convinti a dire no E a volte un po' soprapensiero in qualche foglio in qualche cielo non riesco a disegnar le stelle, ho voglia di vedere te, soltanto il tempo di un caffè, e la tua faccia e l'allegria... Ma al bar mi dicono che tu sei sempre appena andato via Bimbo, bimbo mio, bimbo, bimbo mio, bimbo, bimbo mio, bimbo, bimbo mio, che strano sogno voltarsi intorno non vederti più E a volte penso che io e Sergio a dirti ciao quel pomeriggio eravamo un po' bevuti: e io tiravo mamma in qua e lui pendeva un po' di là, va beh, l'ammetto, si è mancato, si è mancato in serietà, l'avresti fatto pure tu... Bimbo, bimbo mio, bimbo, bimbo mio, bimbo, bimbo mio, bimbo, bimbo mio, che strano sogno voltarsi intorno non vederti più bimbo, bimbo mio, bimbo, bimbo mio