Umberto Tozzi

Cenerentola Innamorata

Umberto Tozzi


Ho capito è una cosa seria 
e poi ora non vuoi parlare. 
Vengo a prenderti io stasera 
quando esci da lavorare. 
Una breve telefonata, 
lo sai bene che siamo amici. 
Non è vero che sei sbagliata, 
siamo tutti un po' più infelici. 

E ti ascolto parlare appena 
dal tuo tenero nascondiglio. 
Alla fine di questa cena 
tu mi dici cha aspetti un figlio. 
Lui ti ha detto che non è pronto 
e che è suo non lo puoi provare, 
ti ha lasciata da sola e intanto 
tu da sola non sai che fare... 

Era bello sentirsi amata, 
nei suoi occhi vedevi il mare, 
cenerentola innamorata. 

A tuo padre non riesci a dirlo, 
proprio a lui fiero di sua figlia, 

hai paura e non vuoi ferirlo 
in poltrona, mentre sbadiglia. 
Di tua madre poi ti vergogni, 
non vuoi dirle che ti piaceva 
far l'amore, scambiarsi i sogni, 
lei lo ha fatto perché doveva. 

Cosa vuoi che ti posso dire, 
non so darti nessun consiglio, 
forse devi solo sentire 
se davvero lo vuoi un figlio 
di un amore una volta sola, 
di un amore che non è amore, 
e la notte ci pensi ancora, 
mentre piangi e non sai che fare... 

Ma non è vero che sei sbagliata, 
nei suoi occhi vedevi il mare, 
cenerentola innamorata. 

Quando usciamo dal ristorante 
sembri ancora più piccolina, 
c'è una luna come un gigante 
e parlando è già domattina. 
Sotto il muro dell'ospedale 
che terribile decisione, 
piccolina fra il bene e il male, 
piccolina su quel portone. 

Poi ti fermi e ritorni indietro, 
nel mio cuore me l'aspettavo, 
mentre l'alba ci appanna il vetro 
tu sorridi a un amore nuovo. 
Con il sole ti porto a casa 
ed in macchina vuoi cantare, 
sei felice come una sposa 
perché adesso lo sai che fare... 

Perché adesso ti senti amata 
e dai tuoi occhi si vede il mare, 
cenerentola innamorata.