Chiuso il sipario rimane silenzio e coriandoli Sul palcoscenico orfano dei suoi spettacoli Giusto il tempo per l’ultimo inchino, poi si chiude per sempre un teatro Con le mani ormai mute di un pubblico che non applaudirà più Sul cartellone mai più la magia delle favole Solo polvere agli angoli e lo scricchiolìo delle tavole Cento e più locandine ingiallite, la platea di poltrone scucite Tutto pronto per il gran finale, ma non si concederà il Si alzino I signori spettatori in piedi, che adesso si va Dove non si mangia con la poesia, ci si abbuffa di realtà! Mai più commedie, risate, né compagnie sgangherate Mai più meraviglia negli occhi sarà Muore un teatro nell’indifferenza dei numeri Nell’ottusità di questi tempi velocemente immobili In un mondo ormai in sedici noni, e famiglie abbonate a divani Con le mani ormai piene di telecomandi e visioni in 3 d Si alzino I signori telespettatori che adesso si va! Spalancate quei portoni di legno su un’altra felicità! Si aprirà ancora il sipario, ci sarà il tutto esaurito E la meraviglia negli occhi ritornerà... Signore e signori, questa sera sul palcoscenico solo per voi La straordinaria parata della grande macchina del teatro: Truccatrici, macchinisti, direttori artistici, pagliacci, autori Capocomici, costumisti, attori, musicisti, ballerine Fonici, scenografi, datori luci, registi, bigliettai