Persi dentro al rosso di un tramonto che Colora i nostri umori e noi Ci stringiamo sconosciuti e muti sotto il cielo E tra i sorrisi che Riempiono il silenzio il vuoto, l'imbarazzo di Un momento labile Scivolano a colmare piaghe e ferite ancora Aperte Battiti e voci feroci Si alternano veloci A un ritmo che monta e che cresce Cresce, decresce e ricresce So già che non mi ami Ma non penso più a domani E in questa notte scura Niente più fa paura Tu sei il mio adamo ed io la tua eva Noi prigionieri della libertà Golosi e avari mangiamo la mela Dando la schiena alla moralità Tu generoso mio sposo stasera Ladro e mio complice senza pietà Simile a me nello specchio che svela La debolezza e la fragilità Oh oh oh oh ho... Nei miei occhi entri fino a colorare le Mie guance pallide Sopra il seno, sul mio ventre, tra le Gambe, le tue dita morbide Mani umide di quell'amore fatto d'aria E di complicità Movimenti prepotenti lenti ad inseguire La felicità Sono qui nuda distesa Sopra la pancia tua tesa Prima ch'io resti qui sola Nel fruscio delle lenzuola Prima che il sonno mi privi Degli occhi tuoi seri e pigri Non ho voglia di pensare Se si può chiamare amore Tu sei il mio adamo ed io la tua eva Noi prigionieri della libertà Golosi e avari mangiamo la mela Dando la schiena alla moralità Tu generoso mio sposo stasera Ladro e mio complice senza pietà Simile a me nello specchio che svela La debolezza e la fragilità