Renato Zero

Sciopero

Renato Zero


Dormirò 
la mia mente si è esaurita dormirò 
perché spendere la mia genialità 
se ogni giorno è uguale a un altro 
e il sesso mio non va. 
Dormirò 
non mi va di intossicarmi coi perché 
mentre il corpo esulta l'anima dov'è 
e chissà se un'altra vita poi davvero c'è. 
Fuori Negrieri sciacalli banchieri 
e falsi benefattori. 
Fuori! Qui tutti si credono Dio. 
Fuori! Antenne microfoni penne 
una minaccia perenne 
Muori per ciò che puoi avere e non hai 
lui ruba ma sei tu che pagherai. 
Sciopero 
che la vita faccia finalmente sciopero 
Umiliata offesa appesa a questa incognita 
che sordido ricatto è questo mai 
Fosse sciopero 
per gli amanti che ci sono e non li vedono 
per quel pugno di poeti che ci credono 
quante speranze violentate già. 
Troppi assassini ancora in libertà. 
Dormirò 
sono stato troppo sveglio dormirò 
un satellite mi scruta da lassù 
dovrò difendermi anch'io o non sarò più io, mai più. 
Muto il mondo appiattito scontato 
delle ricchezze spogliato 
Mondo conteso da mille Net Work 
Fiuto un destino arbitrato e giocato 
come fosse un campionato 
rifiuto chi passa la palla e chi 
si crede in<> e poi muore in serie<>. 
Sciopero delle pillole e di tutti i profilattici 
fra non molto a chi serviranno quei giocattoli 
bambini di ottanta anni tu vedrai. 
Fosse sciopero 
perché un uomo possa ritornare libero 
non si può sempre sperare in un miracolo 
è già un miracolo se siamo qua 
solo l'amore ci risveglierà