Renato Zero

Un altro pianeta

Renato Zero


Partiremo presto 
mancano soltanto dei minuti 
per tutte le offese 
a noi sconsiderati, noi fottuti. 
Partiremo, andremo 
spinti bassi verso un alto strato 
avremo più rispetto 
quello stesso che ci hanno negato. 
E la veste al corpo 
con la dignità che ti è concessa 
la diremo noi 
non altre anime la nostra messa. 
Noi nel giusto 
e gli altri nel peccato tutti intorno 
voleremo insieme 
sarà una festa senza ritorno. 
Per noi 
siamo noi condannati 
noi, calcoli sbagliati 
noi relegati negli angoli bui 
verrà un giorno perverso, sarà un giorno diverso 
anche lui, per noi 
siamo noi svergognati 
noi, noi, uomini mancati 
sarà un altro pianeta 
un'altra terra o chissà 
e saprai quanto costa a un bastardo 
la sua libertà. 
Partiremo presto 
liberi dal marchio dell'errore 
dentro ai nostri polsi 
sarà solo un battito, un motore. 
E con gli occhi attenti 
nel seguire il ghiaccio dall'interno 
noi saremo su 
e l'immoralità andrà all'inferno. 
Cancellando ombre 
dietro false immagini o pretesti 
né vitttime, né eroi 
non più risate dietro ai nostri gesti. 
Fieri di volare 
con questi brividi nelle ossa 
per un cielo nuovo 
adesso prima, prima che si possa. 
Noi, siamo noi gli esiliati 
noi, gli angeli deviati 
costretti ad amarci 
vergognarci di noi 
verrà un tempo infinito 
sarà il tempo invertito che vuoi. 
Noi, ma vuoi che esistiamo noi? 
Sarà un altro pianeta 
o un universo più in là 
dove conta già esistere 
senza disprezzo o pietà