Ratti Della Sabina

Il Pazzo E La Stella

Ratti Della Sabina


C'erano più di mille stelle
in quella fetta di cielo
che il pazzo ogni notte 
guardava dalla sua finestra
una di loro che fu cadente
tagliò in due quel firmamento
brillando nell'oscurità 
per poi scomparire in un momento.
Fu così che il pazzo chiuse gli occhi 
ed espresse un desiderio
perchè la sua mente malata 
gli permetteva ancora di sognare.
E chiese al dio del vento 
che l'autunno prende per mano
le foglie orfane degli alberi
per portarle via lontano
di soffiare sui suoi pensieri 
che finalmente liberi 
da farmacie e da catene 
possano volare via distanti
distanti da quel mondo grigio
che lo ha bollato come demente
lontano dall'ipocrisia 
e dalla cattiveria della gente.
Ma quando aprì di nuovo gli occhi 
c'era sempre lo stesso cielo
e capì con il cuore in mano 
che nulla era cambiato.
E anche se il fiore della speranza 
è l'ultimo a morire
il suo era stato spezzato 
ancora prima di poter sbocciare
Il pazzo si rese conto 
che quello lì era il suo destino
ma stranamente si sentiva felice,
regalò una lacrima al vento.
Capì che la vita di un uomo 
è come quella stella nella notte scura
si brilla di luce nell'arco di un tempo 
finchè il buio non ci cattura.