E' solo un uomo quello di cui parlo del suo interno come del suo intorno di quando scivola su se stesso di quando scrive come adesso sulle sue guance il vento fresco della vetta della conquista sotto le unghie ha la terra di quando striscia. Le sue serate, le sue ferite, le donne amate e poi dimenticate dell'ambizione, della speranza le ragnatele della sua stanza, di quando ha paura di morire e un orgasmo lo fa tremare quando la vita non è poi così come appare. E' solo un uomo quello di cui parlo, quando inciampa nella sua ombra, quando cammina sull'acqua e non affonda. E' solo un uomo quello di cui canto, di quando sbaglia e non si perdona il furore e il disincanto di quell'universo a forma di persona. Parlo di quando sparo a suo fratello o si inginocchia a un portafoglio quando osserva l'infinito attraverso il suo ombelico di quando sventola una bandiera oggi si nasconde dietro per paura, una menzogna è più cattiva nascosta dentro una preghiera. E' solo un uomo quello di cui parlo, di una doccia dopo un tradimento, del sorriso che ritorna dopo che ha pianto. E' solo un uomo quello di cui scrivo la notte prima di un lungo viaggio quando non sa se poi partire sia solo partire o magari scappare. E' solo un uomo quello che mi commuove che può decidere e salvare, amare e abbandonare. E' solo un uomo ma lo voglio raccontare perchè la gioia come il dolore si deve conservare, si deve trasformare