Ci siamo persi per la strada, Con i punti di domanda come zaino E le risposte dentro l'acqua, di un mare lontano. Con le facce sempre uguali e i vestiti cambiati, Più colorati dei supermercati. Con gli incisivi ben in vista e poco usati, senza sangue, immacolati, Io da parte, nei miei strati. Con la tuta blu e la "s" sul petto, saremo super ho detto, Salto da solo su quel letto. Però respiro e ho tagliato la barba, Se, per un vestito ho cambiato la sarta, Quando partivo tornavo di carta E so quando saltare se dovesse affondare la barca. Pari e patta, città dentro agli occhi e felpe di parrà, Biglietti del treno e odore di ganja. Saluti e promesse di circostanza, Caduti nel ventre della speranza e il tempo che passa. Troppi pensieri e troppe poche, cose concrete, Poca acqua quando ho sete, Troppe birre, quasi tutte medie. Troppo lavoro e poco tempo per farmelo piacere, Troppe sedie, che mi lasciano sedere. Guardo bene non c'è niente, un cazzo. Ma sento il tempo invadere il mio spazio e sono in catene a intarsio. Eh, che fino a qui va tutto bene e sembrerebbe quasi autunno a marzo, Quasi un pugno al tatto. Bar aperti, pane, pizza e altro, Sollevando l'asfalto con il blackberry. Intrappolato nella storyboard di uno storytelling Di chi non sa niente di te, ma azzecca i tempi. E mi riporta al mare sul gargano, Cambia la storia, con i giubboni sul divano a rifarsi una storia, A farsi prendere dal panico e chiedersi l'ora Per poi tornarsene ognuno alla casa propria. Sai che è così, ti inseguo per rincorrermi, è così. Se riesci prova a prendermi. Io non sono qui. E lo sai com'è, Bisogna prendere un paio di scarpe comode. Perché si fila, si fila sempre dritti. Ah, prova a prendermi rumore, Oggi che serve poco per cambiarmi colore. E fuori c'è qualcuno, Mi chiede che anno è ogni trentuno. Se mi costa non stare al numero uno. Nel paradiso, cuore e sashimi, taglio preciso, Nel perimetro da eterno indeciso. Con la famiglia per inciso quando sono partito Per stare nudo sullo spartito. Yeh, una vita e documenti falsi, Fuori, nelle canzoni dentro gli lp. Con le mani in pasta e le basi in prestito E cancellare i lunedì. Lo faccio dopo, che oggi i sogni servono Dici che ci collegano come i minuti gratis nel telefono. So che è difficile il segnale in montagna, Vi ho lasciati immaginare la spagna, andate affanculo.