Marracash

Chiedi Alla Polvere

Marracash


All'ombra dei palazzai guardaci! 
Che cosa resta a noi? 

Fra e' il mio regalo ai nullatenenti 
Io il mullah tra i reietti 
A chi non ha il pane e chi ha perso i denti 
E sta nelle popolari in celle di alveari 
Con i suoi e le sorelle in quaranta metri quadri 
Ha belve strette nei penitenziari 
Quelli magari che vanno in manette sbarbi per sbagli adolescenziali 
un anno al fresco ed escono criminali 
Questo è per i vari torti subiti da porci istituzionali 
A chi esce tardi la sera senza i vestiti cari 
Quelli che li vedi al club solo se c'è open bar al party 
Ad ogni sbronzo in città perso 
che ogni giorno a zonzo guarda i frà di traverso 
A chi l'ha presa credito e mo sta inguaiato 
Rischi i tagli 
Speri di raccontargli che non c'eri tagliato 
A chi c'è nato senza fiato senza fato Dio l'ha fatto 
e alla sua mensa senza piatto 
A chi ha la lama occultabile dentro ai boxer 
Vuole la grana facile da uno coi dockers 
Ma non puoi dare colpi bassi alla sorte 
Frà la sorte è una bugia ed ha le gambe corte 
Ed il principe non cerca mai moglie nelle fogne 
Le nostre donne danno figli con le voglie 
A ki coglie ke io ho la stoffa per raccontare 
Resto vero la mia stoffa è di fottuto tessuto sociale 

RIT.: 

Questo pezzo è senza prezzo a chi l'ha chiesto 
Chiedi alla polvere qua è diverso 
Non è la sociologia i film i libri o un testo 
Il mio rapporto frà è diretto 
Ci sto in mezzo e non l'ho scelto no, è l'inferno 
Chiedi alla polvere qua è diverso 
Non è la sociologia i film i libri o un testo 
Il mio rapporto frà è diretto 

Chiedi alla polvere nera del tamburo di un revolver o quella incolore ma pur vera 
che ci avvolge frà è la miseria non solo soldi 
uomo che tu sei nato docile solo per nuocere 

A chi si sveglia la mattina presto 
Si rassegna ad un onesto lavoro otto ore lo stesso gesto 
A chi a quell'ora stende l'ultima riga molesto 
in parlantina e tace solo a se stesso 
A chi spesso tiri in mezzo di riflesso 
Se rimi ti fingi grezzo, io dis-rispetto 
Credulone col mito d'uomo tutt'ad un pezzo 
Ti basta l'acetone e ottieni un sasso compresso, fesso 
A chi ha la madre che sta in ansia e insonne in un letto 
A chi è vestito ansa , dorme in sala d'aspetto 
Chi ha il padre ke parla solo dialetto 
Cambiano i tempi e modi 
e il mondo coniuga con l'imperfetto 
A chi sogna la ribalta e i riflettori 
All'alba la ribalta è quella di un camion per i traslochi 
Per i vostri vuoti riempiti dai nostri voti 
Sinistra destra resta una trappola per topi 
E a mio nonno ke è in Sicilia ancora spreme la vita nell'orto 
Ed a mio padre hanno spremuto la vita dal corpo 
Ed al mio sporco sporco su-sudicio 
A chi ha su-subito e vuole tutto e su-subito 
La mia è una genia di sconfitti 
Il fottuto ciclo dei vinti e finti miti 
La fame atavica 
Chi ha fame ingoia e non mastica 
Se masticasse saprebbe il mondo quanto male gli fa! 

RIT.: 

Questo pezzo è senza prezzo a chi l'ha chiesto 
Chiedi alla polvere qua è diverso 
Non è la sociologia i film i libri un testo 
Il mio rapporto frà è diretto 
Ci sto in mezzo e non l'ho scelto no, è l'inferno 
Chiedi alla polvere qua è diverso 
Non è la sociologia i film i libri o un testo 
Il mio rapporto frà è diretto