Mario Venuti

Di cuore, di braccia

Mario Venuti


Folle di ragazzi vestiti uguali in tutto il mondo 
Resiste il mito di una gioventù veloce 
Con fine precoce 
Cobain agnello americano 
Schiacciato dal peso del mondo 

Sono anch'io a mio modo un maledetto 
Sopravvissuto alla noia 
Sentivo addosso come un senso di colpa 
Corteggiavo la morte 
Cambiare il punto di vista 
A volte diventa un bisogno 

Viene il tempo di reagire 
Di alzare la testa 
Miseramente si appassiscono 
I fiori del male 

Viene il tempo di un lavoro 
Di cuore e di braccia 
Tenacemente erigere ponti 
Tra indire ed il fare 

Sfuggo ai pericoli 
A costo di imborghesirmi un po' 
Poi mi misuro in qualche prova di volontà 
Sorrido a tutti ché le mie energie negative 
Potrebbero tornarmi addosso