Lucio Dalla

2009 (Le Cicale E Le Stelle)

Lucio Dalla


Gente ... Gente ... Ge ... 
Chi l'avrebbe detto mai che per essere felici 
bastava stare un poco senza amore 
o non pensarci più ma guardarlo freddamente 
come uno che non vede e che non sente ... sente. 
Bloccando il malcontento degli organi vitali 
si riesce a teorizzare all'infinito 
non ci si tocca mai nemmeno con un dito. 
Così si va tranquilli tra la gente ... gente ... ge ... 
Ormai ci si abbandona solo ai calcoli perfetti 
al football e alla noia degli oggetti 
non ci si ferma più non si muore veramente 
al brivido sottile di due occhi 
di due occhi mescolati tra la gente ... 
Noi nel silenzio della notte 
ci fermiamo ed ascoltiamo le cicale delle stelle. 
Noi volevamo avere tutto, tutto quanto calcolato 
fino a quando abbiam perduto anche il tempo per un bacio 
le lenzuola scompigliate, i silenzi telefonici 
le promesse bisbigliate. 
Senti io ti parlo ma non mi senti 
urlo forte ma non mi senti. 
Se muoio tu non mi senti. 
Ecco vedi siamo soli nel silenzio della notte 
a guardare, ad ascoltare le cicale delle stelle ... 
Chi l'avrebbe detto mai non riesco più a vederti 
son passati già degli anni e non telefoni 
chissà se ci sei più, se esisti veramente 
brivido sottile di due occhi mescolati tra la gente. 
Noi volevamo avere tutto, tutto quanto calcolato 
fino a quando abbiam perduto anche il tempo per un bacio 
le lenzuola scompigliate, i silenzi telefonici 
le promesse bisbigliate. 
Senti io ti parlo ma non mi senti 
urlo forte ma non mi senti. 
Se io muoio tu non mi senti. 
Ecco vedi siamo soli 
nel silenzio della notte, nel silenzio della notte 
a guardare, ad ascoltare a guardare, ad ascoltare 
nel silenzio della notte, nel silenzio della notte 
nel silenzio della notte ...