Angelita, ti saresti chiamata Angelita, Angelita. Angelita, volevamo chiamarti Angelita, Angelita. Sbarcammo ad Anzio una notte, oh oh, oh oh. C'era soltanto la luna ed un pianto di bimba. In fondo al suo sguardo di mare c'erano ancora le favole, e quattro conchiglie ripiene di sabbia stringeva una piccola mano. Angelita, ti saresti chiamata Angelita, Angelita. Entrammo in Anzio e fu l'alba, oh oh, oh oh. Con il fucile sul braccio e la bimba con noi. Aveva i capelli di grano ed una voce di passero. Le quattro conchiglie ripiene di sabbia stringeva la piccola mano. Angelita, volevamo chiamarti Angelita, Angelita. Che alba grigia su Anzio, oh oh, oh oh. Scese improvviso fra noi un silenzio di bimba. Da quel suo sguardo di mare eran fuggite le favole, ma quattro conchiglie ripiene di sabbia restavano nella sua mano. Angelita, ti saresti chiamata Angelita, Angelita. Angelita, volevamo chiamarti Angelita, Angelita. Angelita! Angelita! Angelita!