Marlene Kuntz

L'inganno

Marlene Kuntz


Ti avvicinasti piano 
col pathos di un notturno: 
sotto il sole un pieno di gente, 
ma si fece buio presto intorno. 

E avvinti e immemori ci baciammo; e poi... 
qual ghigno ingenerò l'inganno! 

Te ne andasti come fumo 
in fosforescenti spire, 
ma non c'era più nessuno attorno, 
al risveglio della luce. E infine 

avvinto e immemore mi addormentai. 
Ma quante risa, poi, giù nel sonno!

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