Giorgio Gaber

Il Signor G Sul Ponte

Giorgio Gaber


L'acqua che passa, l'acqua che scorre, 
tira un gran vento e piove un po' 
è notte fonda, c'è qualche lume 
sto sopra il ponte e guardo il fiume. 

A cosa pensi, mio signor G? 
Pensi alla vita a ciò che finì 
a ciò che hai detto, a ciò che hai fatto 
al tuo coraggio, al tuo passato, che è già passato! 

L'acqua che passa, l'acqua che scorre 
dentro quel buio, oltre quel buio 
fa molto freddo, è quasi inverno 
sto sopra il ponte in un inferno. 

In un inferno, mio signor G 
via, non diciamo frasi così 
"tutto s'aggiusta" questo è il tuo motto 
non lo ricordi, hai sempre avuto quello che hai dato. 

L'acqua che passa, l'acqua che scorre 
come una nenia che non finisce 
io che la guardo come assopito 
ci farei un tuffo tutto vestito. 

Tutto vestito, mio signor G 
ma lascia stare va via di lì 
ritorna a casa tra le tue mura 
tra i tuoi parenti, se hai strane voglie pensa a tua moglie. 

L'acqua che passa, l'acqua che scorre 
che non riflette neppure una stella 
passa una coppia, vive qualcuno 
e su quel punte non c'è più nessuno...