Giorgio Gaber

Il Signor G Incontra Un Albero

Giorgio Gaber


Mi creda io sono un padre moderno, 
conosco i ragazzi e i loro problemi. 
Signora Marchesa, latte o limone? 
Son quasi le cinque, è l'ora del tè. 

È un buon elemento farà molta strada 
e poi ci sa fare, ha il senso del dovere. 
Dovevi giocare il sette di fiori, 
poi andare dal morto e fare l'impasse. 

Miei cari signori, dal nostro bilancio 
risulta opportuno ridurre le spese. 
È molto importante: si serve col ghiaccio, 
due parti di vodka e una di gin. 

È un'ottima barca, mi sembra un affare, 
accetti un consiglio: ci pensi avvocato. 
Pensavo a mio figlio, ho fatto di tutto 
ma lui se n'è andato, ma lui se n'è andato. 

Rivoluzione, rivoluzione 
la voglia di andare la voglia di reagire 
con quanto coraggio, con quanta paura, 
con quanto coraggio, con quanta paura. 
Rivoluzione, rivoluzione 
la voglia di fare e di ricominciare 
con tutta la rabbia, con tutto l'amore, 
con tutta la rabbia, con tutto l'amore.

Basta, basta 
basta con i discorsi di evoluzione e di libertà. 
Basta, basta 
basta con i miti assurdi di produzione e di civiltà.