Giorgio Gaber

Il comportamento

Giorgio Gaber


Mio nonno è sempre mio nonno 
è sempre Ambrogio in ogni momento 
voglio dire che non ha problemi di comportamento. 

Ma io non assomiglio ad Ambrogio 
l'interezza non è il mio forte 
per essere a mio agio 
ho bisogno di una parte. 

Per esempio, quando sto in campagna 
ed accendo il fuoco nel camino 
lentamente raccolgo la legna 
e mi muovo come un contadino 

e se in treno incontro una donna 
io mi invento serio e riservato 
faccio quello che parla poco 
ma c'ha dietro tutto un passato. 

E se mi viene bene 
se la parte mi funziona 
allora mi sembra di essere una persona. 

Qualche volta metto il mio giaccone 
grigio verde tipo guerrigliero 
me lo metto e ci aggiusto il mio corpo (1) 
e già che ci sono anche il mio pensiero 

e se invece sto leggendo Hegel 
mi concentro, sono tutto preso 
non da Hegel, naturalmente 
ma dal mio fascino di studioso. 

E se mi viene bene 
se la parte mi funziona 
allora mi sembra di essere una persona. 

Mio nonno si è scelto una parte 
che non cambia in ogni momento 
voglio dire che c'ha un solo comportamento. 

Io invece ho sempre bisogno 
di una nuova definizione 
del resto lo fanno tutti (2) 
è una tacita convenzione. 

Ma da oggi ho voglia di gridare 
che non sono stato mai me stesso 
e dichiaro senza pudore 
che io recito come un fesso. 

E se mi viene bene 
se la parte mi funziona 
allora mi sembra di essere una persona. 

Se un giorno noi cercassimo 
chi siamo veramente 
ho il sospetto 
che non troveremmo niente.