Giorgio Gaber

Il bloccato

Giorgio Gaber


Scegliere è un problema 
io non faccio il gioco del sistema. 
Io sto molto attento non sopporto il condizionamento. 
Io per esempio Facchetti 
non lo conosco non so neanche chi sia. 
Che autonomia! 

Politicamente non mi inquadro sono diffidente. 
E per propria scelta fuggo dalla persuasione occulta. 
Io fra l'altro non ce l'ho 
ma anche di passaggio non la guardo mai la televisione. 
Che autogestione! 

Mi dispiace proprio non ne ho di sovrastrutture. 
Io non le accetto, le combatto. 
Certamente mi controllo un po', gli altri fanno tutto 
incoscienti, un po' deficienti, venduti, pecoroni. 
Nel senso che la mia morale 
non ha niente di convenzionale. 
Odio il sentimento 
rende falso il mio comportamento. 
Io per dire non ho mai 
regalato un cioccolatino al mio amore. 
Che rigore! 

Ed è naturale che alla Bussola mi trovo male. 
Anche per il sesso 
amo ma rifiuto il compromesso. 
Io normalmente affronto il coito solo se la donna è proprio mia. 
Che autarchia! 

Mi dispiace io non rischio mai neanche un cedimento. 
O son perfetto o non mi butto. 
Certamente io mi blocco un po' 
gli altri fanno tutto 
ma proprio tutto, anche l'amore, però? 
D'altronde io controllo i gesti 
perché siano equilibrati e giusti. 
Studio le mie braccia 
curo le espressioni della faccia. 
Oramai non muovo un muscolo 
ma quel che conta è la misura. 
Che struttura! 

Anche le corde vocali, anche la bocca, silenzio, zitto, bast..., bas...